Il toporagno è diffuso in boschi e campi europei ma passa spesso inosservato a causa di:
- le sue abitudini notturne
- la sua velocità
- la sua prudenza
Nonostante sia sosia del topo, non subisce l’attrazione di esche alimentari topicide, a base di granaglie e di fioccati. Questo animaletto è insettivoro, e si nutre di larve, insetti, vermi e molluschi, come la talpa ed il riccio
Toporagno: aspetto e caratteristiche
Il suo aspetto è inconfondibile:
- ha una lunghezza di 10/12 cm, di cui 5 della sottile coda
- il corpo è tozzo, sorretto da zampe corte e sottili
- la testa allungata termina con un muso appuntito, mobilissimo e dotato di vibrisse tattili
- olfatto e tatto sono, dunque, i sensi predominanti
- gli occhi sono molto piccoli e le orecchie quasi invisibili, poiché corte e celate dal pelo
- il mantello peloso è fitto, molto morbido, e bruno rossastro sopra, e bianco-gialliccio nel lato inferiore.
Alla famiglia del toporagno, Soricidi, appartengono gli esemplari più piccoli tra tutti i mammiferi, ad esempio: il Mustiolo etrusco. Questi mammiferi, di giorno, si rifugiano nelle gallerie delle talpe, sotto i sassi o nelle crepe del terreno. La sera ha inizio un’attività frenetica, causata dalla loro incredibile voracità. Quanto più un animale a sangue caldo è piccolo, tanto maggiore è il consumo di energia. Infatti, questo piccolo roditore consuma giornalmente una quantità di nutrimento superiore al peso del suo corpo. Gli insetti sono le principali prede, e ciò risulta molto utile per l’agricoltura e silvicoltura. Difatti, distruggono molti insetti dannosi per boschi, giardini e campi coltivati.
Toporagno: informazioni aggiuntive
La presenza nelle vicinanze delle abitazioni si accentua durante autunno ed inverno. Non andando in letargo, nelle stagioni fredde cerca riparo in cantine, stalle e stabili a piano terra. I toporagni non hanno molti nemici, tranne alcuni uccelli da preda, vipere e qualche mammifero. Gli altri animali lo evitano perché emana un odore di muschio molto intenso. Quest’odore è causato dalla secrezione di due ghiandole laterali, marcate nei maschi, con un ruolo fondamentale:
- nella vita sessuale;
- e nella delimitazione del territorio di abitazione.
Il toporagno e l’uomo
Alcune specie trasmettono, con il morso, una quantità di veleno, prodotto dalle ghiandole salivari, sufficiente ad uccidere animali ed insetti. L’uomo, invece, non ha da preoccuparsi a riguardo. Anzi, il toporagno è considerato nostro alleato nel controllo biologico degli infestanti e nel mantenimento dell’equilibrio naturale ambientale.