Tarli

I tarli sono considerati tra i predatori economicamente più importanti dei magazzini e delle case. È possibile suddividere il gruppo dei coleotteri in due specie principali: 

Lasioderma del tabacco (Lasioderma serricorne);

Tarli del tabacco

Anobio del pane (Stegobium paniceum). 

Tarli del pane

Le due specie si nutrono di tabacco grezzo e lavorato e di sostanze ricche di amido, oltre a sostanze secche, animali e vegetali. Qualunque prodotto immagazzinato (farine, semolino, biscotti, pane, frutta secca, riso, crusca, e molto altro) può diventare un substrato adatto allo sviluppo delle loro popolose colonie. Anche le spezie sono spesso attaccate da questi predatori alimentari. Nelle abitazioni vivono ovunque: 

  • imbottiture di materassi, poltrone e divani; 
  • tra carte e libri; 
  • tappezzerie e tappeti

Non è insolito trovarli anche nelle collezioni di storia naturale, nelle raccolte di insetti e negli erbari. 

TARLI

Lasioderma del tabacco ed anobio del pane: caratteristiche

Seppur siano molto piccoli, sono visibili ad occhio nudo e si assomigliano parecchio. Bisogna prestare attenzione a non confonderli con il Tarlo dei mobili (Anobium punctatum), altro pericoloso inquilino delle nostre case. Perciò, si distinguono in base alle antenne ed alla posizione del pronoto. 

Il lasioderma ha le antenne uniformemente seghettate ed un aspetto tozzo per via del pronoto perpendicolare al resto del corpo. L’anobio ha un pronoto meno convesso, che riveste la parte posteriore del capo, ed antenne con gli ultimi tre articoli più lunghi e larghi. Le specie presentano livree poco appariscenti, brune con riflessi rossastri − il lasioderma − e giallastri − l’anobio. 

Trattamenti contro i tarli

La difesa antiparassitaria è assolutamente fondamentale per le massicce asportazioni di cibo e per i danni che ne seguono. I magazzini destinati al deposito delle dispense alimentari devono essere accuratamente puliti e disinfestati, attraverso un’eventuale nebulizzazione insetticida.

Anche l’esame delle partite, prima dello stoccaggio, è una misura precauzionale da non sottovalutare. La lotta adulticida è un efficace intervento da effettuare in presenza di questi coleotteri.

La lotta può effettuarsi con l’ausilio di lampade a raggi ultravioletti, in grado di catturare gli adulti dotati di fototropismo positivo. Il ricorso al calore è meno frequente: seppur 50°C – 60°C possano distruggere tutti gli stadi di sviluppo dei parassiti, le derrate alimentari si danneggiano, diventano inutilizzabili.

Ciò non avviene con la refrigerazione: il suo impiego va esaminato attentamente per via dei suoi costi elevati.

Il metodo più efficace e risolutivo è il ricorso ai gas. Difatti è l’unico prodotto che penetra all’interno di imballaggi, fortemente compressi, svolgendo linearmente la propria azione insetticida. 


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