I tafani sono ditteri ematofagi ed appartengono alla famiglia dei Tabanidae. Sono comunemente riconosciuti come grosse mosche assetate di sangue e son capaci di colpire:
- sia l’uomo;
- sia gli animali domestici, specie i pascoli assolati.
È ovvio che la loro presenza possa rappresentare un fattore piuttosto negativo per quanto riguarda l’industria turistica. L’attacco all’uomo rappresenta un prelievo consistente di sangue.
L’introduzione di saliva sulle ferite provoca fastidiose reazioni locali, caratterizzate da gonfiore per minimo 3/4 ore. Inoltre, i tafani sono i responsabili della trasmissione di alcune malattie, tra cui la tularemia e l’antrace. Numerose anche le patologie trasmesse ai vari bestiami di bovini, equini, suini, cani, cammelli, elefanti, zebre, bufali ed uccelli selvatici.
Gli agenti eziologici più ricercati sono tra nematodi, flagellati e batteri. Si può affermare, dunque, che gli attacchi più temibili siano quelli a suini e bovini, da carne e da latte.
Tafani: specie principali
Come anticipato, questi insetti appartengono ad una sola famiglia ma son presenti numerose specie. Ognuna di essa presenta generi differenti con caratteristiche morfologiche e biologiche molto simili.
Durante l’inverno sono delle larve quasi mature e si trovano nei terreni fangosi. Con l’arrivo della primavera completano lo sviluppo, si impupano e si spostano in luoghi più asciutti.
Tafani: le caratteristiche
Sono le femmine di questi insetti ad aver un’alimentazione ematofaga, mentre i maschi si cibano di nettare dei fiori. Sono diversi i fattori che influenzano la loro attività:
- In primis, l’intensità della luce, infatti possono esser considerati insetti diurni.
- Le giornate nuvolose durante le quali le attività sono ridotte e le femmine meno aggressive.
- Anche il vento ha un’influenza rilevante, le giornate non ventilate sono le favorite.
- Sono strettamente legati alle attività degli animali ospiti.
- Altrettanto importante la presenza di vegetazione e riserve di acqua, indispensabili durante il ciclo di sviluppo.
- La scelta del luogo di alimentazione sull’ospite, rappresentato da un capo di bestiame.
Diverse da specie a specie sono le modalità di attacco e le quantità di sangue prelevato. Le femmine di tutte le specie sono attratte dai grandi oggetti neri. Infatti gli animali bruni o neri e gli uomini con abiti scuri sono tra le prede più probabili.
Tafani: cosa fare per ridurne la presenza
Non è semplice effettuare un controllo ottimale di questi insetti, poiché i focolai larvali siano difficilmente individuabili. Si può comunque controllarne la presenza di adulti utilizzando permetrina concentrata coadiuvata da tetrametrina.