INSETTICIDI CONTRO MILLEPIEDI CENTOPIEDI SCOLOPENDRE
BLEU DELTA
PERTEX
FENDONA
SHAKE
TRAPPOLE
I millepiedi si muovono lentamente, hanno il corpo robusto e cilindrico, possiedono due paia di zampe articolate per segmento.
Sono saprofagi e fitofagi: si nutrono di foglie morte, legno marcio e vegetali. Hanno abitudini in prevalenza notturne, trascorrono il giorno al riparo sotto i sassi o sotto le cortecce degli alberi.
Un millepiedi che può essere confuso col centopiedi per la forma appiattita del corpo ma sono ben visibili le due paia di zampe per ogni segmento del corpo che generalmente sono cieca 20.
Quando la loro presenza causa problemi igienico-sanitari o è ritenuta inaccettabile, ricorriamo agli insetticidi, oppure ad esche avvelenate con insetticidi, a cui i malcapitati miriapodi sono decisamente sensibili visto che, non hanno sviluppato strategie genetiche di sopravvivenza.
Li possiamo trovare in zone umide come cantine o garages, addirittura all’interno di edifici, nascosti dietro gli armadi ecc.
I centopiedi posseggono un solo paio di zampe per segmento, il corpo dei centopiedi è composto di minimo sedici segmenti, al termine di ogni arto portano delle piccole appendici acuminate avvelenate che utilizzano per uccidere le loro prede.
L’ultimo paio di arti è sempre più lungo degli altri. Sono generalmente carnivori, ma alcune specie si nutrono di vegetali in decomposizione che trovano nella lettiera del sottobosco.
Hanno una colorazione bruno giallastra. Paradossalmente i centopiedi sono dei predatori utili all’interno delle nostre case in quanto alcune tra le sue prede preferite sono le Blatte o Scarafaggi (Blatta orientalis).
Pur essendo molto più piccolo è in grado di cibarsi di queste prede grazie ad un paio di appendici, presenti nell’apparato boccale, chiamate massillipedi e collegate a ghiandole velenifere che inoculano nel corpo della preda una certa dose di liquido tossico.
Questo le paralizza impedendo la fuga alla vittima; successivamente lo stesso liquido disgrega i tessuti interni della preda, permettendo alla Scutigera di cibarsene succhiandola.
La Scolopendra e’ uno degli artropodi più velenosi d’Italia, dopo i ragni Latrodectus (Malmignatta) e Loxosceles (Ragno violino) e insieme a pochi altri.
Il veleno, ad azione prevalentemente neurotossica, è molto efficace nei confronti delle prede di cui provoca la morte in pochi secondi e può uccidere anche piccoli vertebrati che tentano di predarla.
Nell’uomo il morso provoca un forte dolore che persiste, in una certa misura, per ore e anche per giorni; non risultano casi di conseguenze a lungo termine.
La Scolopendra vive soprattutto nel terreno, anche se gli esemplari giovani si possono trovare occasionalmente sotto le cortecce degli alberi secchi e in altri nascondigli rilevati.
Durante il giorno rimane nascosta in una fessura del terreno o sotto una pietra; è anche in grado di scavare abbastanza bene nel terreno morbido.
Di notte, esce a caccia e perlustra con cura ogni cavità o altro ambiente interessante in cerca di insetti, ragni ed altri artropodi.