3 rimedi per debellare la blatta nera in casa?
Le blatte nere possono facilmente entrare in casa e infestare bagni e cucine, creando un rischio di contaminazione per le superfici con cui vengono in contatto. Per debellare questi insetti, è possibile seguire tre metodi:
- Applicazione esterna di un insetticida potente per eliminare le blatte, concentrandosi su pozzetti fognari e il perimetro esterno della casa.
- Utilizzo di gel insetticida ed esche avvelenate per scarafaggi.
- Posizionamento di trappole nei luoghi dove le blatte sono attive, seguito da una fumigazione con insetticidi fumiganti.
La blatta nera è molto difficile da eliminare per svariati motivi. La prima caratteristica che rende difficile il suo controllo è rappresentata dal fatto che è in grado di nascondersi in luoghi difficili da raggiungere, rendendo più difficile la disinfestazione.
Ci sono altri due fattori che rendono lo scarafaggio nero problematico nella disinfestazione.
- la sua elevata capacità riproduttiva: questo insetto può deporre un elevato numero di uova in un solo ciclo di riproduzione, aumentando la sua capacità di colonizzare un’area.
- questa specie di blatta è dotata di una resistenza a molti insetticidi maggiore rispetto alle altre specie di blatte, rendendone più difficile l’eliminazione.
Per concludere, non va dimenticata una buona abitudine per prevenire la blatta che è quella di mantenere sempre un elevato livello di igiene e pulizia.
Come è fatta una blatta nera
La Blatta orientalis o blatta nera è un insetto di colore marrone scuro o nero, con una lunghezza che varia tra i 1,5 cm. a 2 cm. Ha un corpo piatto, con zampe corte e robuste che le consentono di arrampicarsi su superfici ruvide.
La blatta nera è un insetto che ha una lunghezza compresa tra 20 e 24 mm. Il loro colore è marrone scuro, quasi nero. Gli adulti hanno due paia di ali. Le ali del maschio coprono i due terzi dell’addome, mentre quelle della femmina sono ridotte. Questi insetti sono in grado di arrampicarsi su superfici verticali ruvide, ma hanno difficoltà su quelle lisce.
Gli scarafaggi di questa specie hanno due lunghe antenne multisegmentate e un apparato boccale adattato per masticare. Il loro ciclo di vita comprende una fase di uovo, ninfa e adulto, con una metamorfosi incompleta.
Questi insetti sono comuni tutta Italia soprattutto nel centro e nel Sud, nelle aree meno umide e più fresche come seminterrati e cantine. Possono essere trovati in luoghi come locali commerciali, edifici pubblici e condomini.
La blatta orientalis ha abitudini prevalentemente notturne e trascorrono il giorno nascosti in fessure e cavità vicine a lavandini, scarichi, forni e mobili della cucina. Possono entrare negli edifici attraverso scarichi, bidoni della spazzatura e imballaggi.
Come tutti gli scarafaggi sono potenziali vettori di malattie quali dissenteria, gastroenterite e poliomielite. Possono contaminare gli alimenti tramite il trasferimento meccanico di agenti patogeni o tramite trasmissione fecale. Possono causare reazioni allergiche e contaminare il cibo con il loro odore.
La femmina produce 5 ooteche al mese, ognuna contenente fino a 16 uova. Le ninfe emergono tra 6 e 12 settimane e richiedono tra 7 e 10 mute prima di raggiungere la maturità, un processo che può durare da 10 mesi a 2 anni. Gli adulti vivono circa 4 mesi e mezzo a 25 °C.
La Blatta nera o lo scarafaggio comune:
E’ di forma ovale abbastanza larga, piatta, con due antenne lunghe e sottili. Si riconosce perchè è grande, di colore nero. La femmina è senza ali e quelle del maschio non ricoprono tutto il dorso. Gli scarafaggi comuni corrono molto velocemente alla vista della luce, ma non riescono ad arrampicarsi sulle superfici lisce.
Ama i luoghi freschi possibilmente poco puliti frequenta soprattutto fogne, chiusini, tubi di scarico, servizi igienici, scantinati, locali per i rifiuti, e discariche. Entra e si insedia in molti altri posti come case, allevamenti e industrie di trasformazione.
Mangia di tutto e con voracità, dalla spazzatura ai cibi più raffinati. Un adulto può vivere fino a 6 mesi. Ci vogliono più di 300 giorni perchè un uovo deposto si trasformi in un adulto in grado di riprodursi.