Appartenenti all’ordine degli Isotteri (ali uguali), le termiti, sono gli insetti sociali che hanno avuto il maggior successo nell’ambiente terrestre.
Oltre a essere in grado di sopravvivere per lungo tempo, questi insetti possiedono la capacità di digerire la cellulosa, uno dei componenti più abbondanti che si trovano sulla terra.
Si alimentano così di legno, vivo o morto, ma anche dei tessuti legnosi della vegetazione.
Il ciclo biologico dalle uova alla regina
Le specie più diffuse in Italia
La termite sotterranea più diffusa in Italia è la Reticulitermes Lucifugus. Gli adulti alati sono neri (9-11 mm.); i soldati (5-6 mm.) sono di color giallastro con il capo dotato di potenti mandibole molto sviluppate.
Le operaie sono dello stesso colore dei soldati con dimensioni e con mandibole molto più piccole.
Un altra specie di termiti presente in Italia è la Kolotermes Flavicollis che nidifica nel legno secco e forma colonie di poche centinaia di individui.
Si distinguono per il pronoto a forma di trapezio rovesciato e non rettangolare. Gli operai sono simili ai soldati ma con il capo rotondeggiante.
Le specie sotterranee attaccano solitamente il legno in contatto con il suolo. Il materiale attaccato può presentare sulla superficie protuberanze, segni di fragilità strutturale, piccoli ammassi di pallottole fecali ( strisce di fango) specialmente quando la colonia si è stabilita da parecchi anni.
Spesso gli insetti colpiscono gli arredi in legno e, di conseguenza, possono essere trasportati con questi oggetti in nuovi ambienti dove possono espandersi poi nel legno strutturale.
I membri riproduttivi delle colonie di termiti, volano in grandi gruppi durante la primavera e l’estate per cercare luoghi in cui iniziare nuovi insediamenti.
Gli insetti alati che emergono dal suolo o dal legno sono il modo più semplice per sapere se le termiti sono attive nelle vicinanze.
3 passaggi per aiutarti con le termiti
1.Ispezione
Uno specialista della SERVIZI PID eseguirà un esame approfondito della casa controllando la presenza di umidità nel seminterrato o nelle parti perimetrali delle mura.
Ricordiamo che le termiti proliferano in ambienti caldi con elevata umidità e scarsa aereazione e limitata luminosità.
Una torcia luminosa sarà utile per illuminare le aree scure ed un particolare apparecchio che permetterà di sondare il legno per trovare la debolezza e fragilità che è indicativa di infestazioni da termiti.
La presenza di focolai spesso rischia di passare inosservata anche per anni, finchè non finisce per manifestarsi negli ingenti danni arrecati al legno posto in opera.
Durante l’ispezione per un’infestazione da termiti ci prevalentemente tre tre elementi che vanno ricercati.
- Strisce di fango
- Legno danneggiato
- Crepe nella costruzione di mattoni, giunti di dilatazione o cemento dove gli insetti del legno potrebbero aver effettuato il loro l’ingresso.
- Se vi è un giardino o campagna è fondamentale ispezionare i mucchi o detriti di legno, ceppi di alberi, ammassi di legna da ardere sparse nel terreno.
- Presenza di termiti operaie in prossimità del legno o in generale dove è presente cellulosa, quindi carta e cartoni compresi.
Le termiti costruiscono il loro nido nel terreno che rappresenta un notevole fonte di umidità.
Dal terreno costruiranno dei percorsi chiamati “tubi di fango” che si dirigeranno in tutte le direzioni per collegare il nido a una fonte di cibo in legno. I tubi di fango o camminamenti terrosi sono un chiaro segno di infestazione da termiti.
Possiamo individuare le tracce delle presenza delle termiti nei camminamenti terrosi che possono essere addossati alle pareti umide, attraversare delle travi in legno, fuoriuscire dalle controsoffittature, percorrere i battiscopa o addirittura sporgere dalle fughe delle piastrelle.
Il legno attaccato dalle termiti appare “schiacciato”, fragile e consumato. Basta toccarlo o premere con l’estremità di un cacciavite o di un coltello per rendersi conto che questo è completamente svuotato dall’interno.
Un altro segnale della presenza di questi insetti xilofagi all’interno di una struttura è la presenza di mucchi di ali sparse vicino le finestre o altri fonti di luce.
Questo fenomeno definito sciamatura delle termiti avviene durante il periodo che va da maggio a settembre.
2. Disinfestazione
Per ottenere un controllo radicale delle termiti bisogna abbandonare l’idea
dell’utilizzo dei sistemi classici di disinfestazione attraverso insetticidi e barriere chimiche.
La strategia risolutiva e innovativa si articola generalmente in 2 fasi:
- Monitoraggio iniziale. Si esegue attraverso l’impiego di esche di legno o carta in contenitori sigillati, o stazioni, per individuare le termiti nel terreno o all’interno degli edifici mediante applicazioni nel sottosuolo o sopra-suolo.
- Applicazione della trappola. Una volta individuata l’infestazione si inseriscono nei punti infestati delle trappole con esche alimentari con cellulosa impregnata con il prodotto chitino-inibitore (IGR) diflubenzuron che, sfruttando il comportamento biologico e sociale delle termiti, viene diffuso con l’esca alimentare all’interno della popolazione.
L’azione del principio attivo impedisce alle termiti il superamento delle fasi della muta, provocando nel tempo l’eliminazione della colonia. Le stazioni vengono ispezionate a intervalli di tempo prestabiliti per rilevare il consumo di esca, la presenza di termiti e sostituire le esche consumate con quelle nuove.
3.Monitoraggio
Il monitoraggio post-trattamento prevede un ulteriore periodo di osservazione anche quando all’interno delle trappole non si riscontrano più né consumi di esca né tracce di presenza di termiti. In questo caso si sostituisce l’esca avvelenata con esche lignee o cartacee assicurando così un periodo di sorveglianza nella zona trattata.